2 ottobre 2008

The Beatles - Sergent Pepper's lonely hearts club band (1967)



A cura di Giordi

Ormai al culmine del loro successo i quattro ragazzi di Liverpool si ripropongono al pubblico con un disco "in studio dal vivo". Da appena due anni il gruppo aveva espressamente dichiarato la volontà di non esibirsi mai più in concerto e così fu, fino a quella famosa apparizione su un tetto di Londra, nel 1970, quando consapevoli delle loro scelte personali decisero di sciogliersi. Nel frattempo però, con Sgt. Pepper, ci regalano un’apparizione virtuale; stabiliscono che per una volta sarebbe curioso crearsi un alter ego (la banda dei cuori solitari del Sergente Pepper) ed esibirsi dal vivo “ma in studio”.

Il disco infatti inizia con la folla che rumoreggia in attesa dell’inizio dello spettacolo; poco dopo la banda dei cuori solitari si presenta con il primo pezzo: "siamo qui per regalarvi un sorriso, speriamo che il nostro numero vi piaccia, siete un pubblico molto caro [...] vi stiamo per presentare il vero e unico Billy Shears" (Ringo Starr). Così inizia il secondo brano, proprio interpretato da Ringo Starr: scusate non sono molto bravo a cantare ma posso farcela “with a little help from my friends”.

Il terzo brano è sicuramente uno dei più discussi dell’intera discografia beatlesiana, appare come un’esatta trasposizione in parole di un viaggio fatto attraverso l’uso di LSD (Lucy in the Sky with Diamonds), ed è noto che i Beatles in quel periodo ne facessero uso. Consiglio di andarsi a cercare la traduzione. Le tracce su cui mi soffermerei con particolare attenzione sono la 7a e la 13a. Being for the Benefit of Mr. Kite!”; è la presentazione di uno spettacolo da circo tenuto da Mr. Kite, si fanno acrobazie con effetti sonori. I suoni usati ci permettono di immaginare perfettamente quello che sta accadendo in pista; da qui è possibile apprezzare fino in fondo il genio creativo di questi ragazzi che, dopo questo disco, hanno fatto passare la voglia a molti di continuare a far musica. Nel 1967, c’era finalmente qualcuno in grado di varcare le barriere della canzonetta pop. Particolarissima in questo brano la voce di Lennon, che si contrappone a quella usata dallo stesso nella traccia numero 13.

Considerata il capolavoro di Lennon e McCartney, A day in the life, conclude l’album. La struttura è molto particolare; inizia con il piano e la voce di Lennon che definirei a dir poco emozionante, la versatilità delle sue capacità canore restano personalmente una delle cose più affascinanti che io abbia mai conosciuto in musica. Dolce, emozionante e penetrante si conclude così la prima parte del brano, la seconda parte è costituita da una scala crescente di archi contenuta in 24 battute, si ha la sensazione che il crescere delle note non abbia mai fine. E invece dopo 24 battute esatte il suono della sveglia fa da valico tra la folle scala di archi e la terza parte, quella cantata da McCartney. Sembra di essersi svegliati all’improvviso da un sonno o da un’ ipnosi; dopo il driiiin della sveglia Paul cita queste parole: “mi sono svegliato, mi sono buttato giù dal letto”. Poi ricomincia la strofa cantata da Lennon.

Il pezzo sembra concludersi con un imponente accordo di piano forte che si trascina per circa un minuto fino al suo scomparire. In realtà sta per accadere qualcosa di inaspettato e mai sperimentato prima; un po’ di silenzio e poi ecco il susseguirsi di una breve frase, costituita da un insieme di suoni legati tra loro, che si protrae all’infinito, fino a quando non si decide di sollevare la puntina dal disco (ovviamente col vinile).

Disco ricco di creatività e di invenzioni, Sergent pepper resta una pietra miliare della musica pop e non solo. Sono pochi gli artisti che dal 1967 ad oggi non abbiano fatto almeno una cover di brani contenuti in questo capolavoro. Ancora oggi apprezzato da musicisti e compositori di qualsiasi genere musicale; tant’è che Sgt. Pepper è stato riproposto in versione classica e addirittura in versione jazz.
Un disco di spessore elevatissimo, raro nel genere pop, che mette di buon umore in qualsiasi momento lo si ascolti.

Non si può farne a meno.



TRACKLIST

1 Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
2 With a Little Help from My Friends
3 Lucy in the Sky With Diamonds
4 Getting Better
5 Fixing a Hole
6 She's Leaving Home
7 Being for the Benefit of Mr. Kite
8 Within You, Without You
9 When I'm Sixty-Four
10 Lovely Rita
11 Good Morning, Good Morning
12 Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (Reprise)
13 A Day in the Life



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1 commento:

  1. è un disco fantastico. lo capisco persino io che di musica ne so poco e niente. Lucy in the Sky with Diamonds è una delle canzoni che preferisco in assoluto...

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