2 ottobre 2008

Crisi finanziaria, prodotti finanziari, banche e risparmi. Alcuni suggerimenti per i non esperti



Le dinamiche economiche degli ultimi mesi pongono una serie di dubbi e paure. Il fallimento di colossi finanziari, la speculazione forsennata a discapito dei piccoli azionisti o dei risparmiatori preoccupano e non poco. Ecco alcuni semplici consigli e delle informazioni che possono essere utili per evitare sorprese future.

Prima di tutto sarebbe meglio evitare:

· azioni se non si è più che addentro ai meccanismi di borsa, tanto meno fare i cassettisti (cioè tenere Enel, Telecom ecc. nel cassetto perché si potrebbero avere brutte sorprese);

· obbligazioni strutturate di tutti i generi (index a capitale garantito ecc.);

· obbligazioni corporate, ovvero di società private;

· obbligazioni di stati che non siano del G8;

· obbligazioni in valuta estera.

Questo vale sia per gli investimenti fatti in prima persona che per quelli fatti attraverso fondi e Sicav, è inoltre fondamentale verificate la composizione del patrimonio dei vostri fondi e se hanno anche solo una piccola percentuale di quanto sconsigliato precedentemente.

Alcuni suggerimenti per investire con un margine di rischio inferiore:

· è consigliabile investire in Pronti Contro Termine e accertarsi che i titoli che la banca vi cede siano titoli di stato;

· i titoli di stato italiani non sono da scartare, ma di durata annuale;

· i conti correnti di risparmio (conto arancio ad es.) vanno bene, meglio se di una banca di medie dimensioni;

· una parte dei risparmi non sarebbe male metterli anche in oro;

· l'investimento in oro fisico è da prediligere comprando monete d’oro o lingotti da tenere in cassaforte o nella cassetta di sicurezza della banca. Si può comprare ai banchi metalli (basta fare una ricerca su internet e un esempio è questo www.italpreziosi.it);

· può essere utile fra un anno o due avere anche una disponibilità liquida in casa.

Esposizione Bancaria.

Dato che delle banche per il momento non possiamo farne a meno, è utile sapere quelle che in questo momento di crisi finanziaria sono più esposte a ripercussioni derivate dal collasso della finanza statunitense.

Non è ipotizzabile nel breve periodo un fallimento di nessuna banca italiana e anche se alcune dovessero fallire, sarebbero inglobate in altri istituti (in passato è avvenuto per Banco Ambrosiano, Banco di Napoli, Banco di Sicilia, Credieuronord, Antonveneta).

Comunque è utile sapere quelle che oggi risultano essere le banche più esposte:
Unicredit e Mediolanum.

Naturalmente in questo momento è assolutamente sconsigliato indebitarsi.

Tutti quelli che vorranno fornire ulteriori informazioni al riguardo sono i benvenuti.



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3 commenti:

  1. prima che l'ansia si impossessi di me, mi sembra di dover dire che dobbiamo fare tutti uno sforzo per tornare indietro. per fermare la catastrofe che stiamo provocando al pianeta (e a noi stessi). per non essere più così schiavi del denaro e del capitalismo difettoso.
    smettiamo di chiamare beni le merci e di mercificare i veri beni.

    mi viene un solo dubbio sui debiti: non è meglio avere un debito piuttosto che del denaro fermo in banca se la moneta si svaluta e perde valore? io credo di sì. detto questo, indebitarsi per impiccarsi o per frivolezze dovrebbe comunque essere proibito a chiunque. dovrebbero dichiarare reato l'istigazione al debito (per televisori, telefonini, automobili, eccetera).

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  2. Ciao, ho due domande da porti:
    1) Cosa sono i "Pronti Conto Termine" e soprattutto perchè sono sicuri?
    2) Perchè l'oro può essere considerato una fonte "sicura"? oggi è un metallo "prezioso", ma in un futuro in cui forse mancheranno risorse enrgetiche o risorse per costruire tecnologia (es. silicio) l'oro avrà lo stesso valore di oggi?

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  3. Pino, c'è un'ottima spiegazione su il sole 24 ore one line del 5 luglio 2008 di Nicola Borsi che purtoppo non riesco a taggare. Comunque è un contratto sostanzialmente poco rischioso perchè di durata molto breve (3 mesi) in cui la banca ti vende dei titoli (di solito titoli di stato) e si impegna a riacquistarli nella scadenza prefissata ad un prezzo determinato. L'unico rischio è che fallisca la banca stessa, ma a parte che per legge in Italia la banca non può fallire, anche se fosse in grave difficoltà, avresti diritto a recuperare il tuo denaro.

    Detto ciò, questa è la solita vecchia storia di cirio, parmalat, enron, citygroup e cioè: se la finanza (le operazioni esclusivamente "monetarie") non segue l'economia reale (la produzione vera e propria) e le banche non la smettono di operare in conflitto di interesse possiamo solo aspettarci il peggio.
    L'investimento si basa sul concetto di risparmio.
    Ora, se non si riesce a risparmiare e ci si indebita, come investiamo?
    Il consumo e il debito legato al consumo è un modello economico su cui si fonda l'america, noi non siamo l'america purtoppo...o per fortuna!!!

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