18 settembre 2008

Controllo sui farmaci. In Italia qualcosa non funziona



I farmaci che troviamo in commercio da chi sono controllati?
In Italia c'è l'AIFA, l'agenzia italiana sul farmaco, il cui compito è quello di garantisce l'accesso al farmaco e il suo impiego sicuro ed appropriato come strumento di difesa della salute. Controlla i farmaci e rispetto alla loro efficacia, stabilisce il valore commerciale dei diversi prodotti farmaceutici.
Qualche settimana fa su Nature è apparso un articolo molto interessante ripreso anche dal blog di Grillo.


L'articolo si intitola “Clean hands, please” pubblicato il 7 agosto e tradotto dal sito Italiadallestero:

“Quindici anni fa al culmine di ‘Mani Pulite’, la polizia irruppe nell’abitazione di Duilio Poggiolini, il capo del comitato nazionale per la registrazione dei farmaci e trovò lingotti d’oro nascosti sotto il suo pavimento. Per molti italiani l’immagine di quei lingotti lucenti è ancora vivida, a simboleggiare in modo permanente i tempi in cui i funzionari del governo, compreso il Ministro della Sanità, prendevano mazzette dalle industrie farmaceutiche per approvare farmaci e stabilirne i prezzi.
… oggi risulta preoccupante la scelta del governo Berlusconi di rimuovere Nello Martini, farmacista senza legami politici, dalla gestione dell’AIFA, l’agenzia autonoma creata nel 2004 per approvare i farmaci e monitorarne l’impiego. Martini è riuscito con successo a limitare l’incremento della spesa farmaceutica al 13% dell’intero budget della spesa sanitaria, ma così facendo ha scatenato le ire dell’industria…
Martini è stato rimpiazzato a metà luglio dal microbiologo Guido Rasi, membro dell’amministrazione dell’AIFA e descritto dalla stampa italiana come vicino ad Alleanza Nazionale… In modo ancor più preoccupante il governo, insediatosi a maggio, dichiara di voler ridurre i poteri dell’AIFA separando la determinazione del prezzo dei farmaci dalla valutazione tecnica sulla loro efficacia, restituendo il potere decisionale sui prezzi al Ministero della Sanità e del Welfare.
In un momento in cui tutte le Nazioni faticano per riuscire a pagare, con budget ridotti, i prezzi sempre più alti dei farmaci di nuova generazione, questa scelta ha poco senso. Se l’Italia vuole effettuare un’efficace politica sui costi sanitari allora l’agenzia indipendente deve essere in grado di integrare tutte le informazioni tecniche con quelle economiche. Per di più le connessioni tra i Ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Sacconi è direttrice generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende farmaceutiche.
Infatti il Governo Berlusconi ha già manifestato l’inquietante tendenza di permettere a interessi industriali di estendere la loro influenza su agenzie dello Stato.. Il governo dovrebbe pensare due volte se è davvero il caso di riaprire la porta che è stata sbarrata dopo il caso Poggiolini.”


Attenzione ai farmaci che vi prescrivono potrebbero essere inefficaci o solamente dannosi. Diventa sempre più indispensabile informarsi. Per questo a breve su questo blog verrà inserita una sezione dedicata esclusivamente ai prodotti farmaceutici.




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2 commenti:

  1. Quando un bene fondamentale come la salute subisce l'interferenza del profitto delle case farmaceutiche c'è di che inquietarsi.
    Sussurri obliqui

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  2. pienamente in sintonia con il mio pensiero.

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