Alitalia potrebbe fallire.
Non tra un anno o due. Forse tra oggi e domani.
Alitalia è la compagnia aerea italiana.
Alitalia è stata anche una gloriosa compagnaia aerea, una delle più sicure al mondo. Il posto di lavoro in Alitalia era una garanzia, una volta entrato lì ti sistemavi per tutta la vita.
Oggi le cose sono cambiate.
La società perde milioni di euro al giorno, è al collasso e non sembrano esserci soluzioni praticabili.
Come al solito tutti incolpano tutti per fare in modo che la colpa alla fine non ricada su nessuno.
Ma perché Alitalia si ritrova in questa situazione? Chi è il responsabile?
L'Alitalia è una azienda statale, anche se il suo assetto societario è cambiato più di una volta. In pratica i debiti di Alitalia li paga lo Stato=Cittadini.
La rovina di Alitalia è legata a doppia mandata agli interessi politici che l'hanno divorata e portata alla situazione attuale. I posti in Alitalia erano merce di scambio per favori e appoggi politici: destra e sinistra ugualmente responsabili.
La compagnia aerea è diventata un bacino di voti da coltivare e rimpinguare costantemente di nuovi addetti. Questa dissennatezza politica ha traghettato la compagnia fino al baratro.
La responsabilità più grande spetta alla politica. Non ci sono dubbi.
Ma era possibile evitare l'imminente fallimento?
La trattativa portata avanti dal governo Prodi avrebbe fatto incassare più o meno 2,2 miliardi di euro, cedendo la società per intero ai francesi (buono e cattivo).
La trattativa è saltata perché non si riteneva adeguato (sindacati e opposizione) il prezzo pagato da Air France. Tutti urlavano alla svendita di Alitalia.
Ora la situazione la sta risolvendo, alla sua maniera, Silvio Berlusconi.
In sostanza l'operazione puntava a scorporare la parte produttiva di Alitalia (buono) per venderlo ai capitani coraggiosi dell'industria italiana - gli amici di famiglia, a un prezzo che si aggirava intorno ai 400 milioni di euro.
La parte cattiva piena di raccomandati scanzafatiche? Quella resta di proprietà del tesoro, resta statale: la paghiamo tutti noi.
Cosa è andato storto nella manovra?
I prodi industriali italiani oltre a pagare due lire la parte migliore della compagnia, hanno tentato di imporre delle clausole contrattuali estremamente gravose non solo ai piloti, ma anche ai dipendenti, forti del fatto che altrimenti la società sarebbe fallità.
Quindi tutti devono lavorare più ore, essere più produttivi e percepire uno stipendio quasi dimezzato.
A questo punto voi che avreste fatto?
Sicuramente Alitalia è oggi quello che venticinque anni fa fu la Fiat: una sanguisuga per i contribuenti italiani.
Ora è fondamentale capire a chi addossare la colpa.
I dipendenti, a mio avviso, sono marginalmente responsabili.
I veri responsabili? La gestione dirigenziale e l'interferenza politica sono i protagonisti indiscussi.
Le assunzioni e gli investimenti non sono imputabili ai dipendenti e ai piloti.
Il problema è che ora questo tipo di gestione è al capolinea, non si riesce più a mantenerla; un po' quello che succede a livello nazionale e internazionale.
Forse era meglio passare direttamente ai francesi?
Forse la soluzione miracolosa proposta in campagna elettorale da Berlusconi si è rivelata fallimentare?
Forse Alitalia è solo l'inizio, dato che l'Italia è una repubblica fondata sulla raccomandazione?
Forse il motto "Meglio falliti che in mano ai banditi" è il segno di una nuova consapevolezza?Allons enfants de la Patrie,
Le jour de gloire est arrivé!
Contre nous de la tyrannie...
A volte invidio un po' i cugini francesi...
P.s.: i capitani coraggiosi sono gli stessi che ci fanno strapagare le case, le tariffe telefoniche, i pedaggi autostradali, le commissioni bancarie e la benzina.
Tutti amici degli amici. Come sono buoni loro.
19 settembre 2008
Meglio falliti che in mano ai banditi. Il segno di un cambiamento?
Pubblicato da
Inviato di guerra
alle
15:16
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sarebbe stato meglio se i francesi, oltre a comprarsi Alitalia, ci avessero invaso. i francesi o i tedeschi o gli svedesi. qualcuno di civile, insomma.
RispondiEliminaora mi sembra che "meglio falliti che in mano ai banditi" sia la scelta più consapevole.
Sono assolutamente d'accordo anch'io su tutto.... Peccato che non sappia il francese....
RispondiEliminami pare che una decina di anni fa (da "la storia siamo noi", rai 2), la dirigenza alitalia si trovò di fronte ad un bivio: tagliamo sulle tratte a medio raggio o su quelle a lungo raggio?i geniacci tagliarono proprio le ultime, tra cui la roma-pechino(!). Non so, forse pensavano di far concorrenza a ryanair, comunque era la scelta peggiore da fare...eppure l'hanno fatta!
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