27 agosto 2008

Pensieri sulla violenza

italiani (quelli di Torre Annunziata) o stranieri (quelli di Ponte Galera): non fa alcuna differenza.
i fatti i questi ultimi giorni, le violenze assurde e fanatiche, vomitevoli e dolorosissime, mi portano a dire - con la pancia, più che con la testa - che preferirei morire piuttosto che vivere un inferno del genere. 
la condanna di questi reati dovrebbe essere unanime e immediata. soprattutto da parte degli uomini che violenti non sono e che vivono accanto a noi, nelle nostre case, nelle nostre giornate. 
quello che mi ripeto RAZIONALMENTE, cercando di far passare il mal di stomaco e altri dolori fisici provocati dal pensiero delle due coppie aggredite è che NON SI PUO' VIVERE NELLA PAURA.
ma è comunque difficile vivere in uno stato di pericolo costante. 
c'è evidentemente qualcosa che non va se non si ha diritto di fare campeggio o di stare su una spiaggia durante le vacanze.
la sicurezza non è di destra e non è di sinistra. la sicurezza è un diritto. questo diritto DEVE valere anche per le bambine rom che diventano madri a 12 anni, per le donne violentate dentro casa, per i ragazzi di 16 anni che si vedono derubare e massacrare, per gli anziani e persino per i preti. 
però, se la sicurezza è un diritto, non dimentichiamoci che la solidarietà è un dovere. anche perché la disperazione è invece una punizione che paghiamo tutti.

di fronte alle tragedie ognuno ricorre al proprio dio. 
questo è il mio: la nostra costituzione, articolo 2:

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale

eli




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1 commento:

  1. I fatti di questi giorni sono raccapriccianti, come al solito mi hanno scioccata e non dimenticherò queste storie come non ho mai dimenticato tutte le precedenti. L'italia non è un posto sicuro e le regole sembrano sempre eccessive quando vengono proposte, sembra che ci sia sempre uno più bravo a farle e così non si fanno proprio più. Ieri sera sono stata alla stazione termini alle 11 di sera ed era tremendo: è assurdo che una stazione in un paese europeo nel 2008 sia un posto così pericoloso, è assurdo morire come la Reggiani, alle 8 di sera all'uscita della stazione. E' ASSURDO - E' GRAVE - E' INACCETTABILE. In merito ai fatti di questi giorni, però è anche vero che non ci si può sentire sicuri a dormire in una tenda in mezzo ai prati di notte, questo non giustifica certo le aggressioni, ma dobbiamo anche noi renderci conto che ci sono delle situazioni che sono pericolose comunque ed evitarle per il nostro bene.

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