1 aprile 2009

Berlusconi si dimette per andare in Cina?


Riporto delle voci circolanti in Cina che riguardano Silvio Berlusconi e la crisi economica cinese.

Qui in Cina si parla della possibilità, tenuta ancora segreta, che Berlusconi si dimetta dalla vita politica in Italia per accettare una ultramiliardaria offerta d'affari proposta dall'elite del partito comunista Cinese. Il giro d'affari da capogiro prevede che Berlusconi prenda il timone di alcune aziende cardine dell'economia cinese e quindi mondiale. Per lui si parlerebbe di ricavi quadrupli rispetto a quelli delle sue aziende. Questa misura servirebbe a dare una grossa spinta al paese asiatico per uscire dalla crisi, e permetterebbe allo stesso di avere una rinnovata immagine sul palcoscenico mondiale.

Hu Jintao ha infatti ammesso che avere un "ex" premier europeo, per di più tanto astuto e brillante come Berlusconi, alla guida della ripresa economica cinese, vorrebbe dire dare al mondo il segno che la Cina vuole guidare il mondo fuori dalla crisi e assumere il timone dell'economia del futuro.

I servizi segreti americani sembrano essere venuti al corrente della notizia e pare che la contromisura pensata dall'amministrazione Obama sia quella di chiudere tutti i McDonald's della Cina (e sono tanti). Benché sembri una contromisura da poco, essa è invece strategica, perché i McDonald's sono il simbolo ed il fulcro dell'occidentalizzazione Cinese. Senza di essi il paese ricadrebbe in un clima confusionario che rischia di destabilizzare addirittura il Partito Comunista.

In altre parole, la Cina si trova ora davanti alla delicata scelta fra Berlusconi e i McDonald's.

Meglio Berlusconi come Presidente del Consiglio in Italia o a capo delle aziende cinesi che dominano l'economia mondiale?

Per quelli che pensavano che la storia con la seconda guerra mondiale avesse già dato il suo peggio, il futuro riserva nuovi inquietanti scenari.

Vedremo come andrà a finire.

Passo



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