3 marzo 2009

Privatizzazione dell'acqua. Il governo Berlusconi approva la legge



Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che stabilisce la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia, diventando di fatto una terra di conquista per le multinazionali delle bollicine.

Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l'acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri.

L'acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L'acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.

Padre Alex Zanotelli è in prima linea contro la privatizzazione dell'acqua in Campania.

Non lasciamolo solo.


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