25 febbraio 2009

Nucleare. Follia berlusconiana



8-9 novembre 1987.

Referendum abrogativo sul nucleare. L'Italia dice no alle centrali già costruite a seguito dell'evento catastrofico di Chernobyl.

Io sono contro il nucleare. Senza timori è possibile dimostrare l'inutilità oggi del nucleare. Nessuno costruisce più centrali nucleari nel mondo. L'Italia insieme alla Francia progettano nuove centrali. Follia pura.

I motivi sono molteplici e spero che tutti facciano uno sforzo per documentarsi un po'. Vorrei solo elencare alcuni punti che mi sembrano rilevanti e fonte di sana discussione - anche se l'aria che si respira in Italia è sempre meno dialogica e sempre più decisionista:

- il nucleare è costosissimo;
- per costruire una centrale ci vogliono almeno 10 anni;
- il combustibile per le centrali nucleari è esauribile come le fonti fossili;
- gli scarti del nucleare sono residui radioattivi con periodo di decadimento millenario;
- con la tecnologia attuale non esiste un metodo di stoccaggio assolutamente sicuro delle scorie;
- per quanto la tecnologia sia progredita gli incidenti nelle centrali accadono con una regolarità statistica evidente (in Francia lo scorso anno almeno tre incidenti);
- i costi del nucleare vengono ammortizzati solo se contribuisce lo Stato, il bilancio energetico tra costo ed energia è altrimenti sempre passivo;
- l'interesse nel nucleare non dipende dalla redditività energetica, con il nucleare si sopperisce al 20% dell'energia globale - la stessa energia viene ricavata dall'idroelettrico;
- investire ingenti capitali sul nucleare rallenta e blocca la ricerca sulle rinnovabili;
- il vero guadagno nel nucleare ricade esclusivamente su chi lo costruisce e sulle sovvenzioni che gli Stati concedono a queste lobby;
- l'unico che ha fatto delle ricerche innovative sul nucleare negli ultimi anni è Rubbia che non usa l'uranio come combustibile;
- la decisione e la destinazione dei fondi energetici dei prossimi dieci anni non può essere presa senza una consultazione popolare, Berlusconi non è ancora il proprietario dell'Italia;
- se per chiudere le centrali è stato necessario un referendum perché per riaprirle basta l'intenzione di un singolo, assolutamente inadatto e non competente sull'argomento?
- il sole è la sola fonte di energia, pulita, economica e alla portata di tutti, perché non investiamo su quella?

Questi sono solo alcuni spunti di riflessioni. Ognuno deve iniziare a prendere coscienza della realtà che lo circonda e interessarsi delle scelte che degli affaristi prendono in relazione al bene personale, trascurando selvaggiamente il bene comune.

Il nucleare pulito è una balla. Il nucleare sicuro è una balla. Il nucleare conveniente è una balla. Il nucleare efficiente è una balla. Il nucleare di ultima generazione forse non è una balla, nel senso che dopo l'era atomica forse l'umanità si ritroverà con una montagna di guai.
No al nucleare. Informatevi!

Passo


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7 commenti:

  1. mi associo..
    comunque come fonti di energia "pulita" ci sono anche il vento e le maree per esempio..

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  2. Ma sai almeno quanta energia occorre per generare un metro cubo di vapore surriscaldato con il quale azionare le turbine degli alternatori ?

    Con i pannelli fotovoltaici e solari ocorrono 2 mesi, con l'energia eolica almeno 3 mesi.

    Prova ad immaginare quanta energia serve per fondere a 7.000 gradi una tonnellata di ghisa.

    Prova ad immaginare quanta energia serve per illuminare casa tua, una città o lo stadio di S.Siro.

    Ti dò un consiglio : inizia già da adesso a pedalare e far funzionare la dinamo della tua bicicletta e poi mi dirai.

    Salutoni!!

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  3. Premetto che sono assolutamente contraria al nucleare e favorevolissima alle energie alternative. Però vorrei fare un'osservazione: la reintroduzione del nucleare era inclusa nel programma elettorale di Berlusconi che, indirettamente, la maggioranza degli italiani ha votato. Quindi io mi chiedo: siamo un popolo di imbecilli che non sa quello che vota o davvero la maggioranza è favorevole al nucleare?

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  4. anche io sono contraria al nucleare.
    le questioni che mi pongo però e che pongo a chi la pensa in modo diverso, sono almeno due: la prima riguarda le scorie e il terribile stato di deterioramento delle vecchie centrali nucleari italiane, chiuse dopo il referendum degli anni '80. Trino Vercellese e Saluggia, per esempio, paesi delle mie zone, a poca distanza da casa, con le risaie praticamente affacciate sui depositi radioattivi che come è noto hanno contaminato le falde... dove metteremo le scorie prodotte? come le conserveremo? come le smaltiremo?
    e la seconda è la posizione: vorrei sapere, dalle persone che sono favorevoli alle centrali nucleari, se la vorrebbero a quattro chilometri da casa, o se come al solito, si dice sì purché il male venga messo a casa di qualcun altro.
    la mia impressione è che anche questa cosa del nucleare sia la tipica maniera italiana di mangiare soldi pubblici, si danno i finanziamenti e poi magari le centrali nemmeno le tirano su.

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  5. Vorrei rispondere all'anonimo. Sono consapevole dell'energia che serve per alimentare la nostra società. Occorre molta energia, questo è indubbio.
    Voglio aggiungere alcuni aspetti che nel post non ho trattato e che magari inserirò:

    - gran parte della energia che produciamo viene dispersa, quindi prima di fare le centrali è necessario ripensare su scale mondiale all'efficienza energetica;

    - la comunità scientifica - non pagata dagli industriali e multinazionali che investono sul nucleare - da anni pubblicano studi che dimostrano scientificamente quanto io ho scritto in maniera assai divulgativa. La scienza oggettivamente è contraria alla follia nucleare;

    - è quantomeno scorretto che i media italiani permettano ai membri di governo di fare degli spot a favore del nucleare senza informare attraverso un contradditorio scientifico ciò che implica una scelta del genere e senza fornire una visione alternativa. L'uso dei media è puramente strumentale e di parte.

    Se l'evidenza del dato scientifico è unanimamente contraria al nucleare non vedo perché da noi passa l'idea che il nucleare sia la migliore soluzione possibile. Oltre a ciò metto in rilievo il fatto che in questo momento di crisi economica, il nostro Paese non è assolutamente in grado di sostenere dei costi per queste opere: centrali nucleari, ponti sullo stretto, trafori megagalattici.
    Tutto si basa su una illusione di progresso che maschera una semplice spartizione e dirottamento delle ricchezze pubbliche nelle tasche di Impregilo, politici, organizzazioni criminali e i soliti noti.

    Quantomeno un confronto non ideologico sul nostro futuro è auspicabile.

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  6. Un'altro fattore da considerare è la durata delle centrali; hanno una durata media di 20 anni, dopo rimangono inattive finché le radiazioni non si esauriscono, cioè fra qualche migliaio di.
    Chi sostiene una politica nucleare non tiene assolutamente conto che nazioni come gli stati uniti e non solo, stanno, già da tempo, facendo ricerca sull'energia alternativa, il che vuol dire che l'Italia rischia di perdere il treno e dover comperare da altri le tecnologie necessarie per uno sviluppo sostenibile.
    ciao francesco

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  7. Aggiungo ancora una cosa ispiratami dall'ultimo commento. Le centrali nucleari hanno un tempo di "scadenza". Funzionano circa 20 anni e poi andrebbero smantellate. Il problema è che i costi per smantellare una centrale sono anche superiori a quelli per costruirla. Il tutto è reso più difficile dal fatto che ci sono le scorie da sistemare. A questo argomento è stata dedicata una puntata di Report che mostra la condizione attuale delle nostre centrali e fa due conti su quanto ci costi mantenere in "sicurezza" questi cadaveri nucleari.
    Cifre enormi!

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