7 novembre 2008

Berlusconi: grasse risate

Berlusconi ha accolto l'elezione di Obama a modo suo, con una bella battuta divertente (chi ha riso?) nella quale ha sottolineato le qualità del nuovo presidente americano:
è giovane, è bello, è abbronzato.

ora, è giovane: è innegabile. un uomo di 47 anni alla guida del paese che poi tende a guidare tutti gli altri è certamente una questione notevole. è notevole perché Obama governerà prendendo decisioni che ricadranno su di lui, sulla sua stessa vita, di cui potrà vedere gli effetti a lungo termine. è giovane e può vedere lontano, può immaginare il futuro, può viverlo quel futuro. 
non è così per le cariatidi del nostro parlamento tutto (lo stesso presidente della Repubblica è così anziano...). e il fatto che non sia così è irritante e penoso (per noi).
è bello: ma la bellezza non è certamente un valore politico, non è sinonimo di onestà o di impegno, non è un pregio per le istituzioni. la bellezza vale nel trionfo della società dell'immagine, vale per vendere, ma il vero marketing di Obama sono state le sue parole, non la sua faccia. forse Berlusconi stava pensando alla Carfagna. chissà.
infine, è abbronzato: questo finale volgare è proprio l'ultima cosa che si sarebbe dovuta dire. la vittoria di un afro-americano alle presidenziali USA è un fatto di portata storica, è una cosa che fa venire i brividi per l'emozione. senza contare che, in un momento così delicato per la nostra società (delicato per le difficoltà di integrazione), una battuta sulla razza è comunque penosa.

ammettiamo però che la battuta abbia fatto ridere qualcuno. 
vorrei dire a questo qualcuno che il punto non è se la sparata di Berlusconi è divertente o meno, il punto è che non siamo al bar. non se ne può più di questo atteggiamento da svacco vacanziero.
se sei il presidente del consiglio, devi misurare quello che dici. ricopri un ruolo di primissimo piano, sei il nostro rappresentante, il nostro portavoce. 
fortuna che la stampa estera non è come la nostra e il "fatto" è diventato "Fatto", notizia: oggi a Bruxelles un reporter americano ha chiesto a Berlusconi un commento sulle reazioni internazionali alla sua battuta (RIPETO: REAZIONI INTERNAZIONALI, non stiamo parlando solo di casa nostra). Berlusconi si è offeso e se n'è andato dalla conferenza stampa. 
che figura facciamo? la stessa di quando diede del kapò a Schulz al parlamento europeo e i tg nostrani oscurarono tutto. andate a rivedere i filmati: prima parte e seconda parte (e vi prego di cogliere tutto l'imbarazzo di Fini che si alza e si allontana). 


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