29 ottobre 2008

La scuola è il futuro del Paese

Roma è piena di studenti. 
e anche tante altre città italiane.
ma la loro dignità - così come la nostra - è calpestata dall'arroganza del governo. dalla falsa informazione, dalla mancanza assoluta di rispetto delle regole democratiche.
se c'è una proposta di legge, DEVE esserci una discussione, un confronto con le componenti del parlamento e con la società civile.
l'assenza di questo procedimento indica comunque un'azione di forza.

il governo non conosce la scuola pubblica, non conosce le scuole elementari. questo è un dato di fatto. 
parlano di maestro "prevalente" - dopo aver diffuso per settimane la dicitura "maestro unico" - che sostituisca i tre maestri di ogni classe. le questioni sono due: se il maestro è prevalente, è prevalente su chi? e su cosa? dato che gli altri due maestri vengono tagliati, su chi prevale?? secondo: i maestri non sono affatto tre su ogni classe! le maestre delle elementari sono TRE SU DUE CLASSI. è il sistema dei moduli. QUALCUNO DEL GOVERNO LO SA QUESTO, O NO? 
evidentemente no, o comunque non lo dicono. 
parlano senza conoscere. chiedono le classi separate per i bambini immigrati: LO SANNO O NO CHE I CORSI DI SOSTEGNO PER LA LINGUA ITALIANA ESISTONO GIA'??!! no, non lo sanno. e se lo sanno, anche questo non lo dicono.

non parliamo dell'università. la necessità di una riforma è innegabile, ma i tagli indiscriminati sono inutili e dannosi, perché non vanno a colpire i sistemi difettosi delle facoltà (il baronaggio o le università fantasma, per esempio) ma la RICERCA. danni su danni.  
trovo vergognoso che nei programmi televisivi invitino a parlare i professori della Lumsa o della Bocconi: università private, che non sono minimamente interessate ai tagli né agli studenti delle scuole pubbliche.

togliere la possibilità di una scuola PUBBLICA di qualità vuol dire togliere la possibilità di PENSARE. 
è vergognoso.


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4 commenti:

  1. Questo discorso è pienamente condivisibile per la scuola primaria. Il maestro prevalente è solo un modo per fare cassa. I politici di destra non spiegano mai quali siano i vantaggi pedagogici per gli scolari adottando questo modello.
    Per le scuole secondarie ci sono altri problemi.
    L'università è un mondo a parte. Difendere il merito, la qualità e gli investimenti a volte può comportare delle strumentalizzazioni.

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  2. Caro anonimo,
    le persone manifestano per garantirsi un posto di lavoro futuro. L'analisi che viene fuori dal suo commento lascia molti dubbi sulla ragionevolezza del suo argomentare.
    Non si entra nel merito della questione, non si prospettano alternative e non si dimostra l'infondatezza dei motivi che spingono le persone a dissentire dalla "non-riforma".
    Un merito del commento: "pertinente" e sintetico.
    Ha per caso avuto il maestro unico?
    Superato il momento ermetico del suo pensiero, saremo ben lieti di accogliere delle argomentazioni e un dialogo più sostanziale.
    Ossequi.

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  3. Provate ad entrare in una qualsiasi scuola pubblica, elementare o media, del centro sud. Potrete notare che gli edifici sono fatiscenti, pericolanti e assolutamente inadeguati. Tutti i giorni insegnanti, maestri e gli stessi bidelli aiutano milioni di ragazzi a crescere, a vivere e, non provate a negarlo, a togliersi dalla strada. Riformare la scuola, cambiare i programmi, risistemare i cicli scolastici: abbiamo bisogno di riforme serie e strutturate.
    I tagli selvaggi nella scuola servono se poi i soldi risparmiati vengono reinvestiti, altrimenti è un pò come se ad assaltare la nave che affonda fosse la marina militare e non i pirati!!!

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