8 ottobre 2008

Deposito bancario o libretto postale?



Tutti i mezzi di comunicazione non fanno altro che parlare di crisi finanziaria.
Il vaticano è dal 2007 che disinveste e compra oro. Nella stanza dei bottoni tutti erano più o meno a conoscenza delle enormi bolle speculative che soggiacevano alcuni prodotti finanziari, il mercato immobiliare e i mutui a tasso variabile. Perché solo ora e con grande retorica allarmistica ci mettono al corrente del disastro verso il quale corriamo senza apparente via di fuga?

Quello che risulta sconcertante è che nell'era dell'informazione diretta, alcune notizie vitali non passano, mentre tutto il resto dalla violenza al gossip infesta la comunicazione in maniera costante.

Perché le banche non avvisavano i clienti sulla pericolosità di alcuni investimenti tipo Parmalat, Cirio, Enron e così via? Perché la finanza specula e fa speculare sull'accumulo di debito? Perché le banche hanno consigliato i mutui a tasso variabile? Perché i prezzi delle case sono schizzati senza alcun motivo alle stelle?
Perché sul sito di Patti Chiari, nata per difendere i risparmiatori e controllata dall'Abi, fino al giorno prima del crack della Lemhan le azioni della compagnia erano ritenute sicure?

Nessunarisposta è mai stata data in tempo utile per i clienti, risparmiatori, cittadini, esseri umani.
Vengono sempre e solo fomentate le paure e la disinformazione del consumatore.
In questo momento la classe politica cerca di tranquillizzare i risparmiatori, ma è stato indetto un Cdm straordinario per questa crisi.
Come a dire che l'operazione è riuscita ma il paziente è morto per complicazioni.

Una piccola notizia che potrà essere utile a quelli che non sanno se scegliere un deposito bancario o un deposito postale.

Le banche hanno stipulato un accordo interbancario a tutela dei depositi ha un fondo di garanzia per 103.000 euro. Questo significa che in caso di fallimento di una banca, esiste un fondo garantito dalle altre banche che copre in Italia i nostri depositi fino a 103.000 euro, il 20% viene rimborsato subito e il resto a conclusione di tutto l'iter fallimentare. Questo può significare mesi, ma anche anni.

Per quanto riguarda la Posta: i depositi postali, conto bancoposta, libretto postale e tutto il resto non sono coperti da un fondo di garanzia. Questo significa che non esiste al momento una tutela concreta sui soldi che teniamo in posta. Bisogna dire che la posta è ancora garantita dallo Stato, anche se la situazione societaria non è molto chiara.

A prima vista sembrerebbe più sicuro un conto bancario, naturalmente bisogna capire quanto è esposta la banca a cui affidiamo i nostri risparmi.
Forse Unicredit non è la banca più sicura in questo momento. Magari puntare su banche meno esposte sul piano internazionale, magari la Banca Etica, potrebbe fornirci qualche garanzia in più.

Alcuni suggerimenti:

non indebitarsi;

monitorare e reperire informazioni sulla nostra banca;

investire qualcosa in oro e tenere una liquidità a portata di mano non è da sottovalutare;

non farsi prendere dal panico e considerare l'ipotesi di una crisi programmata.

Tutti quelli che vogliono fornire ulteriori informazioni o hanno precisazioni da fare in merito al post sono i benvenuti.



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3 commenti:

  1. Tremonti ha detto che il nostro sistema bancario è al riparo perchè non è sviluppato e moderno come quello degli altri grandi paesi, vale a dire che la nostra arretratezza finanziaria e la carenza di una vera e propria cultura dell'investimento ci tiene a galla. Se ciò fosse vero (e sottolineo SE), non sottovaluterei l'idea di mettere i soldi sotto il mattone....

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  2. Tutti i libretti postali emessi da Poste Italiane S.p.A e dalla Cassa Depositi e prestiti sono
    considerati altamente sicuri poichè emessi direttamente dallo stato Italiano.

    Occorre considerare che dopo il Decreto Anticrisi del 2008 lo stato Italiano garantisce
    direttamente tutti i depositi dei Conti Correnti BancoPosta anche se essi non fanno
    parte del Fondo Italiano Tutela Depositi.

    Analogamente, i libretti postali hanno una doppia garanzia: quella sopra citata da parte
    dello stato, e quella della cassa depositi e prestiti

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  3. La cosa più intelligente da fare sarebbe mettere i soldi su libretto postale, farsi rilasciare un libretto d'assegni su libretto postale ( se possibile, andrò a vedere).
    Gli assegni dovranno essere autointestati, non trasferibili. Non si possono mettere sotto la piastrella perchè se perde valore l'euro o si cambia moneta e come non aver messo da parte niente. Non si sa mai...

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