8 settembre 2008

C'era una volta in Italia. Ma c'è ancora!



Era il 30 aprile del 1993. Craxi viene fortemente contestato e da lì a poco finirà in Tunisia. Quel periodo sembrava poter segnare una svolta per l'Italia, i politici corrotti venivano inchiodati alle loro responsabilità, i cittadini manifestavano anni di malcostume criminale dei politici, un susseguirsi di scandali economici che hanno traghettato la nostra economia verso il baratro. Era il 1993. Oggi siamo ripiombati nel 1993 con l'aggravante dell'impunità a tutti i livelli sociali.



Sembra di vivere un incubo dal quale nessuno vuole tirarci fuori. Il presidente del consiglio italiano è quantomeno discutibile, Alitalia ricorda molto l'Iri, la corruzione sanitaria che c'era allora (Poggiolini, De Lorenzo) è continuata (S. Rita) e si è stratificata e metastatizzata. I politici continuano a fare i propri interessi, continuano a essere i maggiordomi dei banchieri, con due piccole differenze: i politici sono molto più arroganti e intoccabili; i banchieri sono più incapaci, basta pensare a Fannie e Freddie.
Il nostro debito pubblico prospera in tutta tranquillità e c'è sempre chi vive onestamente di stenti e chi gode disonestamente i privilegi.

Ma allora che cosa è cambiato in questi anni? Dove sono i cittadini italiani? Che cosa sono?
Queste le domande a cui non riesco a trovare una risposta. La situazione non è buona, ma da un pezzo. Si avverte nei comportamenti schizzofrenici delle persone che incontri. Eppure la collettività nella sua interezza non riesce a liberarsi da queste zavorre mortali.

Perché?

La mentalità, il senso dello Stato, la civiltà contano. Ma potenzialmente noi delle basi culturali per riuscire a centrare questi obbiettivi, le abbiamo. Almeno credo. Basta fare un balzo all'indietro, oltrepassati gli anni '60, i maledetti anni '60, e si trova un popolo che ha sofferto, solidale, morale.

Mi viene in mente una strofa di De André: "anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti".
Quelli che assecondano questo stato di cose sono per forza complici, ma anche quelli che non fanno nulla per cambiarlo sono nello stesso modo responsabili di quello che sfortunatamente vedremo tra qualche anno.
Un lunedì nero!
Ed è solo lunedì...
Passo.



Articoli correlati per categorie



2 commenti:

  1. Ma lo sai che Fannie e Freddi hanno segnato una svolta?proprio quegli stati uniti che tanto parlavano di laissez-affair (spero di averlo scritto bene), di libertà assoluta di iniziativa economica, di non intervento da parte dello stato nell'economia, vanno a nazionalizzare 2 imprese in crisi?hanno scelto la soluzione all'italiana!una soluzione che in teoria conferma che la libertà economica a volte trova un confine nella collettività, ma che in pratica si risolve nella più triste delle abitudini:accollo ai contribuenti dei debiti delle imprese. e lo chiamano salvataggio....

    RispondiElimina
  2. infatti. I maestri del liberismo, dell'autoregolamentazione del mercato intervengono a sovvenzionare con soldi pubblici due banche sull'orlo del fallimento.

    libero mercato per i profitti, i soliti pagano i debiti!

    RispondiElimina