29 giugno 2008

Si salvi chi può...


Berlusconi è l'incarnazione dell'italiota medio.
Berlusconi è l'incarnazione dei vizi peggiori dell'italiota medio.
Berlusconi non è poi così intelligente. Con un monopolio televisivo e agganci con l'amico e complice Craxi, anche un Giorgio Mastrota sarebbe riuscito a sbarcare il lunario.
Berlusconi alla fine del 1993 aveva debiti per 7000 miliardi di lire. Chi deve ringraziare Silvio per il pareggio di bilancio e gli ingenti utili accumulati in questi 14 anni?
La risposta non è scontata e nemmeno semplice da articolare. Ci sono almeno tre componenti fondamentali:

1) il controllo mediatico che esercitato per oltre un ventennio ha cambiato il nostro modo di pensare, intaccando tout court la cultura italiana;
2) la classe politica italiana postuma dell'inchiesta "Mani pulite" che si è collusa in maniera esplicita o subdola con il progetto politico del falso benefattore dei poveri;
3) la sinistra italiana che tutt'ora vive di luce riflessa, parla con gli stessi toni e propone idee analoghe al leder maximo.


Allora a chi spetta la responsabilità maggiore? Berlusconi si manifesta per ciò che è almeno dal 2001. La sinistra invece si è palesata con tutti i suoi limiti e tutte le sue responsabilità nel 2006. Oggi il quadro politico italiano è chiaro.
La nostra classe dirigente non teme i propri rivali politici con i quali dialoga amorevolmente; la classe politica italiana applica esclusivamente la legge della sopravvivenza che è diventato il suo imperativo morale: governo dunque sono.
A questo punto viene da chiedersi: è meglio avere un "nemico" manifesto e riconoscibile o un falso amico?

Berlusconi ha dato e sta dando il peggio di sé, Veltroni è tutta una scommessa al negativo. Le premesse e le strategie veltroniane sono oggettivamente disastrose. In qualche anno è riuscito a resuscitare un politico sul viale del tramonto, basti pensare agli attacchi di Fini e Casini prima delle elezioni; ha eletto come interlocutore privilegiato per le riforme istituzionali il Silvio nazionale; è riuscito a far scomparire (nessuno prima di lui) l'intera sinistra italiana. La CIA e il Vaticano non hanno mai raggiunto tali risultati.
Allora o Veltroni é colluso con questo modo autoreferenziale-privatistico di fare politica o è il più incapace e goffo politico della storia italiana.
Bisogna ammettere che alcuni risultati il Sindaco li ha raggiunti: il governo ombra.


In Svezia o in Germania un politico che si forma un governo immaginario sarebbe accudito in luoghi silenziosi, in stanze bianche e con personale qualificato pronto a somministrare tranquillanti. Da noi rappresenta l'unica alternativa al baratro e il baluardo della civiltà.
A breve ci toccherà seguire le orme dei nonni e di alcuni padri espatriati per sopravvivere?
Meglio guardare un tele(messa in scena video)-giornale(sceneggiatura verosimile) per riconsolare lo spirito. Tanto qualche morto ammazzato ci sarà anche oggi.
Lui sicuramente sta peggio di noi, ma noi non è che stiamo tanto meglio di lui.


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2 commenti:

  1. Già.
    Lo sai, Inviato, qual è la cosa più disperante per quelli come me, che da vent'anni non credono né alla «destra» né alla «sinistra», e a ogni tornata elettorale vengono criticati da destra e da sinistra perché se ne vanno in giro a dire «guarda che tanto è tutto lo stesso calderone e la politica serve solo al bene dei politici»? Lo sai qual è la cosa disperante per quelli come me?
    La cosa disperante per quelli come me è che adesso sono in tanti a darci ragione.
    E noi, quelli come me, non abbiamo proprio nessuna voglia di rispondere, trionfanti, «io te l'avevo detto».
    Perché in fondo in fondo erano vent'anni che aspettavamo di essere smentiti, ci speravamo proprio.
    Quelli come me sono ancora degli idealisti, in fondo in fondo.

    Motivo per cui quelli come me adesso eviteranno di dire che al catafascio politico italiano si va velocemente sovrapponendo un catafascio economico occidentale (se non globale) la cui dimensione e rapidità non siamo ancora in grado di afferrare ma ci sono tutte le ragioni per pensare che siano assai più ingenti di quello che potremmo pessimisticamente prevedere.
    Questa cosa qui, quelli come me adesso evitano di dirla o la dicono così, tutta in un modo contorto che non si capisce niente.
    Perché noi, quelli come me, adesso abbiamo una maledetta paura di non essere smentiti nemmeno in questo.

    Ve le ricordate le barzellette anni Settanta-Ottanta, quelle ispirate all'ormai defunto o defungendo spirito hippie, in cui c'era sempre l'omino con barba lunga, capelli lunghi, piedi nudi e camicione fino a terra, e l'omino girava con un cartello grande con scritto «La fine è vicina», e c'era sempre un motivo, nella barzelletta, per prenderlo per il c***, ve le ricordate?
    Perché ho la sensazione che quelle barzellette lì siano sparite perché non fanno più ridere nessuno?

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  2. non sapevo bene come esprimere il mio pensiero, ma adesso lo so. per questa gente meschina del nostro parlamento ci vorrebbero le Farc, ci vorrebbero quei cinque o sei anni in mano ai guerriglieri, nella giungla, ogni notte a spostarsi in cerca di un nuovo rifugio, ogni giorno in marcia per chilometri, soffrendo la fame, la prigionia, la solitudine. chi sopravvive, può tentare di ricandidarsi.
    diamoli alle Farc.
    viva la Betancourt!

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