28 giugno 2008

Aspartame. Un dolce amaro


L'aspartame è un dolcificante artificiale. È composto da due amminoacidi, l'acido aspartico e la fenilalanina, e l'estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo.

Il suo potere dolcificante è 200 volte maggiore dello zucchero, motivo per cui ne sono necessarie piccole quantità per dolcificare cibi e bevande. Per questo l'aspartame, come altri prodotti dolcificanti come il ciclamato e la saccarina, è utile a chi soffre di diabete e per le persone che vogliono ridurre l'apporto di calorie nella dieta.
L'aspartame è un additivo alimentare autorizzato a livello europeo e classificato col numero E951. La dose giornaliera ammissibile è stata fissata in 40 mg/kg di peso corporeo.

L'aspartame è stato scoperto per caso nel 1965 da James M. Schlatter, un chimico che lavorava presso la ditta G.D. Searle & Company. Schlatter stava lavorando alla produzione di un farmaco anti-ulcera.



La ditta sviluppò un interesse per questo composto e per le sue proprietà come dolcificante e ne chiese l'autorizzazione come additivo alimentare alla Food and Drug Administration (FDA). A seguito di una iniziale valutazione, si sviluppò un acceso dibattito sulla sicurezza dell'aspartame: alcuni studi ne evidenziavano effetti cancerogeni nel ratto: i componenti dell'aspartame vanno dritti al cervello, causando forti emicranie, confusione mentale, convulsioni e problemi di equilibrio. I ratti e gli altri animali usati come cavie da laboratorio sono poi morti a causa di tumori al cervello.

Per oltre otto anni la FDA ha rifiutato di approvare l'uso dell'aspartame. La FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prese la carica (era molto amico della G. D. Searle - adesso Monsanto) e licenziò il commissario della FDA che aveva negato l'approvazione dell'aspartame. Successivamente, il Dott. Arthur Hull Hayes fu nominato commissario. Ma la forte opposizione per l'approvazione di questa sostanza continuava a tal punto che venne nominata una Commissione Investigativa. Il responso della Commissione recitava così: "non approvare l'aspartame".
Tuttavia il Dott. Hayes passò sopra la decisione della commissione e approvò ugualmente l'aspartame.

L'aspartame causa danni "lenti e silenziosi": potrebbero volerci uno, cinque, dieci, quarant'anni, ma alla lunga si manifesteranno gravi problemi (alcuni reversibili e altri no) per tutte quelle persone che ne fanno uso abituale.
Tra le ipotesi più accreditate c'è quella per cui la tossicità dell'aspartame sia dovuta alla liberazione nell'organismo del metanolo, una sostanza nota per avere effetti tossici, e in particolare perché causa cecità.
Il metanolo (alcool metilico/veleno) è contenuto nell'aspartame almeno al 10%.
L'assorbimento di metanolo nel corpo è accelerato considerevolmente quando viene ingerito metanolo libero. Il metanolo libero si forma nell'aspartame quando viene riscaldato oltre i 30°. Questo avviene quando un prodotto contenente aspartame viene immagazzinato e conservato impropriamente o quando viene riscaldato.
All'interno del corpo il metanolo si trasforma in acido formico e in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina mortale. Una valutazione dell'EPA (Enviromental Protection Agency - Agenzia per la protezione ambientale - USA) sul metanolo dichiara che il metanolo "viene considerato un veleno ad accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito. Nel corpo, il metanolo viene ossidato in formaldeide e in acido formico; entrambi questi metaboliti sono tossici". I ricercatori dell'EPA raccomandano un limite massimo di consumo di 7,8 mg al giorno. Un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo. I consumatori abituali di prodotti contenenti aspartame consumano fino a 250 mg di metanolo al giorno, 32 volte il limite massimo suggerito dall'EPA.
La formaldeide è un agente cancerogeno ben conosciuto e causa danni alla retina, interferisce con la riproduzione del DNA e causa difetti di nascita. Data la mancanza di alcuni enzimi chiave, gli esseri umani sono molto più sensibili agli effetti tossici del metanolo rispetto agli animali. Di conseguenza, le prove sull'aspartame e sul metanolo fatte a spese degli animali da laboratorio non riflettono correttamente il pericolo per gli esseri umani.
In un atto del 1993 che può essere descritto soltanto come "incosciente", la FDA approvò l'aspartame come ingrediente in numerosi prodotti alimentari che possono venire riscaldati al di sopra dei 30°.

L'aspartame ha rappresentato più del 75% di tutti gli effetti collaterali segnalati all'ARMS (Adverse Reaction Monitoring System - Sistema di Controllo degli Effetti Collaterali) della FDA.

Un studio sugli effetti a lungo termine del consumo di Aspartame in dosaggi compatibili con la dose minima giornaliera permessa per il consumo umano è stato pubblicato nel settembre 2007 su Environmental Health Perspectives, realizzato dall'Istituto "Ramazzini" di Bologna. In tale studio, l'unico che abbia preso in considerazione l'uso di aspartame fin dai primi cicli di vita e abbia seguito la storia clinica dei topi fino al loro decesso naturale, sono stati rilevati dagli autori evidenti indicatori di rischio per la salute umana, in particolare per i bambini. L'agenzia europea EFSA e la corrispondente agenzia statunitense FDA non hanno al momento presentato un parere ufficiale sui risultati di questo studio.

Effetti collaterali:
- dolori addominali;
- attacchi d'ansia;
- artrite;
- asma;
- reazioni asmatiche;
- rigonfiamento, edema (ritenzione dei liquidi);
- problemi riguardanti il livello dello zucchero presente nel sangue (Ipoglicemia o Iperglicemia);
- cancro al cervello (studi animali effettuati prima dell'approvazione);
- difficoltà respiratorie;
- bruciore degli occhi e della gola;
- bruciore nell'urinare;
- difficoltà del pensiero logico;
- dolore alla cassa toracica;
- tosse cronica;
- affaticamento cronico;
- stato confusionale;
- morte;
- depressione;
- diarrea;
- capogiri;
- eccessiva sete o fame;
- affaticamento;
- distorsione della realtà;
- arrossamento del viso;
- perdita dei capelli (calvizie) oppure assottigliamento dei capelli;
- perdita della capacità uditiva;
- palpitazioni;
- orticaria;
- ipertensione (pressione alta);
- impotenza e altri problemi sessuali;
- scarsa concentrazione;
- insonnia;
- irritabilità;
- pruriti;
- perdita della memoria;
- problemi e cambio del ciclo mestruale;
- spasmi muscolari;
- nausea e vomito;
- formicolio e intorpidimento delle estremità;
- reazioni allergiche e simili;
- attacchi di panico;
- reazioni cutanee;
- convulsioni;
- difficoltà di pronuncia;
- dolori nel deglutire;
- tremori;
- tinnitus;
- vertigini;
- perdita della vista.

Aspartame? No, grazie.


Link utili:
http://it.wikipedia.org/wiki/Aspartame;
http://archive.gao.gov/d28t5/133460.pdf;
http://www.ehponline.org/members/2007/10271/10271.html;
http://www.efsa.europa.eu/it/press_room/press_release/1472.html;
http://www.disinformazione.it/aspartame.htm;
http://www.laleva.cc/alimenti/dorwayaspartame.html;
http://www.cfsan.fda.gov/~dms/qa-adf9.html.


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3 commenti:

  1. Infatti l'aspartame dovrebbe essere consumato soltanto dai diabetici e solo perché lo zucchero procurerebbe loro maggiori danni rispetto all'aspartame. Enrico, diabetico di tipo I, l'ha già eliminato da un pezzo preferendo non dolcificare affatto nè il caffè, nè le altre cose. Per quelli che sono a dieta è senza dubbio meglio il fruttosio, anche se è solo leggermente meno calorico del saccarosio

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  2. a questo punto, miele per tutti.
    anche io ho dovuto fare uso di aspartame per un certo periodo della mia vita, e spero non mi abbia danneggiato troppo il cervello.

    comunque questi post mi mettono ansia, Inviato!

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  3. In effetti, Inviato, tu hai ragione, ma Eli anche...!

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