tag:blogger.com,1999:blog-8266297294715537616.post2721800731357915283..comments2023-08-02T11:58:02.528+02:00Comments on Cronache dalla Trincea: Critical Mass. Gambe e menti in movimentoInviato di guerrahttp://www.blogger.com/profile/10344772085016477138noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8266297294715537616.post-23763787212517901262008-07-07T18:07:00.000+02:002008-07-07T18:07:00.000+02:00Il mondo "reale" in cui viviamo mi è chiaro, anzi ...Il mondo "reale" in cui viviamo mi è chiaro, anzi chiarissimo. Mi rendo perfettamente conto di quali siano i limiti e le possibilità di un Paese come l'Italia. Infatti potenzialmente il nostro Paese non ha limiti e gode di enormi possibilità. Solo tre caratteristiche: patrimonio artistico, clima, posizione geografica.<BR/><BR/>Allo stesso tempo siamo gravati dall'incapacità degli amministratori pubblici, dalla criminalità organizzata e dall'involuzione culturale che in linea con l'andamento globale da noi risente anche delle ingerenze ecclesiastiche.<BR/><BR/>La situazione non è assolutamente semplice. Ma anche nelle città che ho citato a esempio nel post, non è sempre stato possibile girare in bici per le strade. Forse i cittadini in qualche modo sono riusciti a plasmare "partecipativamente" la realtà, per noi utopica, in cui vivono.<BR/>Forse nel post non sono stato chiaro rispetto alla possibilità che in queste città c'è di andare al lavoro in bici. Non si tratta di fare centinaia di km al giorno. Si prende la metro con la bici e poi l'ultimo tratto di strada si può percorrere in bici. Ad Amsterdam le bici sono i mezzi di trasporto più usati dai cittadini e sono anche quelli più tutelati. Da noi l'auto è al centro di tutto. Viene prima del pedone, prima del ciclista e accompagna l'esaurimento nervoso. Cambiare atteggiamento mentale è il primo passo per produrre "cambiamenti" reali e non semplici divagazioni ultraterrene. <BR/>Il lavoro deve essere un movimento intellettuale prima che fisico, in questo modo diventa costruttivo e gratificante. Un lavoro che richiede sacrifici enormi e spostamenti clamorosi evidenzia come ci sia qualcosa che non va nella logistica che sottende il mercato stesso del lavoro. Noto come nella "pratica" al mondo del lavoro non servono più elementi troppo qualificati, il grosso dei lavoratori deve rientrare nella manodopera a basso costo, da movimentare in base alle esigenze del mercato. Adattarsi sempre a tutto è la logica imperante, ormai non si può fare più nulla per invertire la tendenza nichilistica che qualcuno ci ha "costretti" a intraprendere. <BR/>Forse prima di tutto siamo noi stessi a non credere più nelle nostre possibilità e preferiamo sempre l'avere all'essere. <BR/>Dove porta questa scelta è ormai chiaro a tutti. O almeno credo.Inviato di guerrahttps://www.blogger.com/profile/10344772085016477138noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8266297294715537616.post-1950077760062421382008-07-07T12:41:00.000+02:002008-07-07T12:41:00.000+02:00Mi piace l'idea di vivere la mia città in bici, at...Mi piace l'idea di vivere la mia città in bici, attraversare i suoi vicoli, le sue piazze, e riposare all'ombra di un albero a Villa Borghese.Un'esperienza che andrebbe vissuta ogni tanto, magari la domenica con la città chiusa al traffico. Per il resto è tutto molto difficile: non ci sono strutture apposite, Roma è i pianura, ma con i sanpietrini (e guai a chi li tocca, aggingerei). La realtà è che è difficile andare a lavorare perfino con i mezzi pubblici.Io dovrei alzarmi 3 ore prima del solito e prendere almeno tre mezzi differenti, con una spesa che a fine mese inciderebbe molto di più del mio pieno di gas settimanale. A Perugia, città ricca di dure salite, utilizzano i bus elettrici...delle volte basterebbe molto poco.the Tramphttps://www.blogger.com/profile/10441002473859986593noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8266297294715537616.post-44642920868190674402008-07-07T11:53:00.000+02:002008-07-07T11:53:00.000+02:00finalmente a Roma è partito il bike sharing, con l...finalmente a Roma è partito il bike sharing, con le stesse bici di Barcellona, tra l'altro. non so ancora quanto costa, ma potrebbe essere divertente qualche volta attraversare la città pedalando. ci metterei meno che in autobus!elihttps://www.blogger.com/profile/17755705976641327390noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8266297294715537616.post-61258849121222031502008-07-06T12:57:00.000+02:002008-07-06T12:57:00.000+02:00carissimo inviato di guerra, più ti leggo e più mi...carissimo inviato di guerra, più ti leggo e più mi convinco che il mio nick(neverland) sarebbe più adatto a te. Le situazioni che proponi e auspichi sono lontane dalla realtà, degne dell'isola che non c'è. Non è così semplice pensare di andare a lavorare in bici,a volte è difficile raggiungere il posto di lavoro persino con i mezzi pubblici. Pensa a Eli, se dovesse andare in bici, oppure a the trump: lavora a 60 km da casa in una giornata ne percorre più di 100 e al ritorno farebbe 10 km in salita..poveretto. Non è tutto così semplice come sembra e non tutto quello ke avviene in altre città può adattarsi alla nostra. Purtroppo, il piacere di andare a lavorare in bici per ora è riservato solo al mio vicino di casa che lavora alla Ericsson a 2 km,tutti in pianura. Il mio vicino è ad ogni modo un eroe dato che non c'è nemmeno 1 mt di pista ciclabile e questa è un'altra storia.. Comunque buona pedalata a chi ha questo privilegio!Neverlandhttps://www.blogger.com/profile/03617578563157553933noreply@blogger.com